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Sali minerali – Funzionamento e comportamento nelle piante

Sali minerali

Sali minerali

Come lavorano e cosa fanno

Sali minerali nelle piante. Dopo aver trattato le sostanze organiche e inorganiche, passiamo adesso a dare un occhiata ai sali minerali e il loro funzionamento nelle piante.

Componente dell’organizzazione molecolare di carboidrati, proteine, lipidi e acidi nucleici.

 

Come il carbonio è presente in tutti i composti organici delle entità biotiche.

 

Svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo vegetale. E’ importante nel definire il bilancio ionico e come principale agente dei processi di riduzione. Fondamentale nelle relazioni energetiche cellulari.

 

E’ parte integrante di molti composti organici essenziali per la vita delle piante quali proteine acidi nucleici, ormoni, clorofilla, vitamine ed enzimi.

 

Ha un ruolo primario nei meccanismi di trasferimento dell’energia. E’ necessario per la germinazione dei semi, per la fotosintesi, per la formazione delle proteine e per quasi tutti i processi di crescita e metabolici della pianta.

 

Necessario per la sintesi dei carboidrati. Partecipa ai meccanismi di regolazione osmotica e ionica. Indispensabile per il mantenimento della conformazione attiva di molti sistemi enzimatici. E’ coinvolto nella traslocazione dei prodotti della fotosintesi.

 

E’ indispensabile per la divisione e la distensione cellulare. Per la sua capacità di legarsi agli acidi poligalatturonici (pectine) gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’integrità delle membrane cellulari.

 

Entra nella struttura molecolare della clorofilla. Attiva numerosi sistemi enzimatici ed in particolare quelli legati al metabolismo del fosforo. Agisce sulla nutrizione azotata, favorendo la sintesi delle proteine.

 

Elemento strutturale di amminoacidi, proteine e vitamine. Come il fosforo, può essere coinvolto negli scambi di energia nelle cellule vegetali.

 

E’ coinvolto nella regolazione del tono osmotico e del bilancio ionico delle cellule.

 

Cofattore ezimatico, partecipa alla sintesi della clorofilla  nei cloroplasti. Regola i meccanismi di crescita delle giovani piante.

 

Cofattore enzimatico nei processi di fotosintesi, respirazione e metabolismo dell’azoto. Interviene nella biosintesi di alcuni complessi vitaminici e delle Auxine.

 

Cofattore enzimatico. E’ essenziale per il metabolismo dei carboidrati, per la sintesi delle proteine e per l’allungamento degli internodi negli steli.

 

Si ritrova in numerosissimi enzimi, E’ coinvolto nei processi di ossidoriduzione ed in particolare nel trasporto degli elettroni e nella fotosintesi.

 

E’ necessario nella formazione delle pareti cellulare, per l’integrità delle membrane biologiche e per l’assorbimento del calcio. Può favorire la traslocazione degli zuccheri e degli ormoni. Controlla i processi di fioritura, di germinazione del polline, di fruttificazione e distensione cellulare.

 

Cofattore enzimatico nel processo di ossidoriduzione dell’azoto.

 

Interviene nella fotolisi dell’acqua. Contribuisce a mantenere l’equilibrio elettrochimico delle cellule. In alcune piante agisce come controione del potassio nel processo di regolazione dell’apertura stomatica.

 

Elemento utile e indispensabile per le piante. Partecipa all’organizzazione strutturale delle pareti cellulari. In alcune piante incrementa la resistenza alle infezioni fungine.

 

Essenziale nel processo di fissazione dell’azoto.

 

Favorisce l’assorbimento del ferro e la germinazione dei semi.

 

Può sostituire il Molibdeno nella fissazione biologica dell’azoto.

 

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